30 settembre 2021

Ci stiamo godendo questo clima che qui in baita è quasi estivo. Al mattino l’aria è fresca, ma il cielo azzurro e la luce del Sole che sta spuntando dietro il crinale promettono che la giornata diventerà calda. E infatti è così.

Dopo colazione pensavamo di fare una passeggiata verso la faggeta, per vedere la strada che stanno scavando qui sopra i Mutt e che arriverà, per ora, fino alla fontana dei Piazz, ma abbiamo dovuto rimandare. Clelia si è accorta che il water perdeva acqua tutto attorno. Evidentemente era intasato. Ho fatto qualche tentativo di sgorgarlo, ma senza successo. Così ho dovuto scendere a valle a comperare una ventosa e dell’acido. Con la ventosa sono riuscito a risolvere la situazione, senza bisogno di usare l’acido.

Così la mattina se ne è andata e la nostra passeggiata è stata rimandata al pomeriggio. In effetti abbiamo visto la grossa scavatrice che sta lavorando per allargare e spianare la piccola strada che da Pigheé fiancheggia i boschi di betulle e abeti della piantagione, separandoli dalla faggeta che si estende fino alla cima del dosso per scendere poi verso i Piazz. Sembra ce poi la strada dovrà proseguire fino all’Alpe di Graglio e speriamo che possa servire per ridar vita all’alpeggio. In tanto dovrebbe servire come strada antincendio nella faggeta ce è sempre più bella. L’abbiamo attraversata facendo un giro per vedere se c’era qualche fungo, ma senza successo. Quest’anno pare proprio che la stagione dei funghi non voglia arrivare, così ci siamo accontentai di portare a casa un po’ di legna per il camino.

A sera, arriva il fresco, e il camino acceso fa piacere, mentre fuori scende il buio. In questi notti di luna nuova e cielo limpido le prime luci ad accendersi nel cielo sono Venere, Giove e Saturno, subito seguiti dalle tre stelle del triangolo estivo: Vega Deneb e Altair, che brillano proprio sopra di noi, in verticale. Poi, poco a poco, il cielo si riempie di stelle più deboli, finché diventa visibile la striscia della Via Lattea che scende verso il lago.

29 settembre 2021

Oggi è stata la giornata di trasferimento in baita. Siamo partiti da Cantù con il clima piuttosto freddo e umido del dopo temporale notturno ma, arrivati in alto lago e salendo sui monti, abbiamo trovato un sole caldo e quasi estivo . Naturalmente a pranzo abbiamo mangiato fuori. Nel pomeriggio, su sollecitazione di Clelia, mi sono dato alla costruzione di una nuova mensola nel bunker per sistemare meglio gli attrezzi. Poi, verso sera, il clima è cambiato e ci siamo rinchiusi in casa accendendo il camino.

Uno degli eventi più commentati in questi giorni sono le elezioni in Germania. La fine dell’era Merkel, la vittoria di misura dei socialdemocratici e la difficoltà di capire quale nuovo governo ci sarà nel paese più importante dell’Europa, sono temi su cui giornalisti e commentatori politici avranno da scrivere per parecchio tempo ancora. Pochi però hanno parlato dell’esito del referendum sull’esproprio delle case sfitte a Berlino, effettuato in contemporanea alle elezioni e che è stato approvato con il 57% circa dei voti. E’ solo un referendum non vincolante e ci vorrà molto tempo prima che produca qualche effetto concreto, ma intanto i berlinesi hanno dato una indicazione politica molto precisa, con un esito che ha sorpreso anche i promotori, come raccontano in questo articolo di Altreconomia.

In questi giorni a Radiopopolare stanno mettendo in onda delle trasmissioni realizzate nei quartieri di Milano, in vista delle prossime elezioni municipali. Sono fatte abbastanza bene e, attraverso le interviste, fanno emergere i problemi dei quartieri che, soprattutto nelle periferie, riguardano la convivenza tra vecchi abitanti e nuovi immigrati. Un aspetto particolarmente spinoso di questi problemi si manifesta nei quartieri dove si trovano grandi insediamenti di alloggi popolari o dove sono in atto occupazioni da parte di famiglie che non sono in grado di pagare un affitto sul mercato immobiliare. Insomma, il problema delle case è una delle cause di tensione più importanti, soprattutto nei quartieri più poveri.

Berlino è spesso citata come una delle città all’avanguardia in Europa: un modello che Milano vorrebbe imitare. Qui però l’idea di poter portare agli elettori un referendum sull’esproprio delle case sfitte è talmente impensabile che, del risultato di Berlino, non se ne parla nemmeno.

28 settembre 2021

Nei giorni soccorsi Clelia stava leggendo un libro che le è piaciuto molto: Alfonsina e la strada di Simona Baldelli. Racconta la storia di una donna che, nel secolo scorso, sfidò il maschilismo imperante nel mondo ciclistico partecipando (unica donna) a un giro d’Italia e arrivando fino in fondo. La storia è davvero bella e affascinate e val la pena di leggerla, come si capisce leggendo questa presentazione del libro. Ma la cosa più curiosa è che, da questa stessa storia è stata ricavata una canzone che si trova in Internet, in un video in cui a rappresentare la parte di Alfonsina è Margherita Hack.

Mi pare che il video fu girato nel 2010, un paio di anni dopo la fine dell’avventura editoriale iniziata con la pubblicazione della rivista L’Astronomia e proseguita con Le Stelle. Quando il video fu girato Margherita aveva 88 anni (era coetanea di mia mamma) . Già da qualche anno aveva smesso la sua attività di direzione della rivista, che era passata a Corrado Lamberti, ma ricordo che era sempre disponibile quando c’era qualche cosa da chiarire e ogni tanto arrivavano i suoi messaggi in redazione pre commentare qualche articolo. Guardando il video si capisce che Il fisico risentiva ormai degli acciacchi arrivati negli ultimi anni, ma il viso e l’espressione sono ancora quelli di una donna che ha voglia di scherzare e di mettersi in gioco. Quando Clelia me ne ha parlato, il video mi è tornato alla mente come un bell’esempio della generosità di questa donna eccezionale, che non esitava a mettersi in gioco quando c’era da fare qualcosa in cui credeva. E lo ha fatto fino all’ultimo.

27 settembre 2021

Oggi mio nipote Bryan si è laureato: laurea in chimica industriale conseguita con votazione di 110/110. Ha discusso una tesi in cui ha sviluppato una simulazione numerica di alcune reazioni biochimiche. Ad assistere alla discussione, come pubblico, c’erano solo i suoi genitori, non ha voluto che ci fossero altre persone, per paura di emozionarsi troppo. Poi mi a raccontato che se l’è cava bene ed era molto contento del risultato. Tutti lo siamo, ovviamente, anche perché è il perfetto coronamento di un lungo percorso, non solo per lui, ma per I suoi genitori Adottivi, Felice e Cristina. E’ arrivato tra noi quando era ancora piccolo, con sua sorella di qualche anno maggiore, ed è stato bravissimo fin da subito, mostrando fin da piccolo di essere un tipo molto determinato. E anche quando veniva da me a prendere lezioni di fisica e matematica si capiva che voleva imparare come studiare, non solo recuperare qualche lacuna . Ho ritrovato un paio di foto: nella prima è con la sorella Anna una festa (mi pare per la comunione o la cresima) , nella seconda, più recente, con Filippo, in baita.

26 settembre 2021

Tranquilla domenica in casa, mentre fuori piove. Niente da segnalare.

Per passare il tempo mi sono messo a riguardare le domande e risposte che ho scritto negli scorsi anni sul sito Mathematics Stack Exchange. Lo avevo scoperto sette anni fa e per un certo periodo l’ho frequentato ogni giorno, appassionandomi andare risposte alle domande poste dai molti lettori. Penso che sia uno dei forum di matematica, per non professionisti, più seguiti al mondo e il meccanismo su cui funziona è basato essenzialmente su un punteggio assegnato dai lettori sia alle domande poste che alle risposte. Se uno pone buone domande o offre buone risposte, la comunità lo premia dandogli voti che accrescono la sua “reputazione” facendolo quindi avanzare nella apposita classifica. E’ un meccanismo incentivante che funziona abbastanza bene cui si aggiunge la sorveglianza da parte di una squadra di moderatori eletti dagli utilizzatori del sito, che bloccano ed eliminano gli interventi inopportuni e anche le domande mal poste, inutili, fuori contesto o provocatorie. Se si ricevono molti punti significa che la risposta data (o la domanda posta) sono state giudicate interessanti e utili e quindi ci si sente gratificati dalla comunità. Come dicevo il meccanismo funziona piuttosto bene e produce molti post interessanti. il rischio, che anch’io hai corso nel periodo in cui scrivevo molte risposte, è di farsi prendere la mano e passare un muccio di tempo a guardare il sito giusto per accumulare punti e cercare di avanzare nella classifica. Da più di un anno ho quasi smesso di frequentare il sito ma, grazie alle quasi 3.000 risposte che avevo dato quando ero “dipendente”, la mia posizione in classifica rimane buona.

25 settembre 2021

Questa mattina siamo stati ad Albate, a continuare i lavori di svuotamento della casa di mia mamma. E’ un’operazione lenta che diventa occasione per ritrovare oggetti cui sono collegati vecchi ricordi. Così alla fine ai mucchi di cosa da buttare se ne affiancano altri di cose ce bisogna tenere.

I rinvenimenti più interessanti si trovano ovviamente tra libri, scritti e vecchie fotografie. Che ne sono diversi ripiani nella libreria, ancora da esplorare. le foto in particolare aspettano ce mia figlia Sara ci metta mano. Io questa mattina o dato una scorsa ai libri rimasti, trovando alcuni classici che val la pena di tenere e altri che invece anno solo il valore di un ricordo. Tra questi il primo libro di fisica che ho letto quando avevo una decina d’anni (è uscito nel 1958) e che è una famosa pubblicazione della Walt Disney a favore dell’energia atomica: La storia del nostro amico atomo.

Erano gli anni in cui si stava decidendo di sospendere i test delle armi nucleari con esplosioni atmosfera, mentre continuava la guerra fredda tra USA e URSS. Pre sentare l’energia nucleare in modo positivo non era una cosa semplice, ma era un obiettivo importante, e Walt Disney, con la sua industria di comunicazione, fu uno dei protagonisti di quella campagna di propaganda, sia con un film (di cui si trova ancora qualche traccia in Internet) sia con questo libro che fu tradotto in molti paesi. L’energia atomica veniva paragonata al genio della lampada che appena uscito minaccia di distruggere chi lo ha liberato, ma poi viene ancora rinchiuso dalla astuzia dell’uomo e costretto a diventare un buon servitore, potente e fidato. Anch’io, ragazzino, caddi vittima della propaganda e fu allora, credo, che per la prima volta pensai di studiare per diventare uno scienziato che si occupa di atomi. Poi ho imparato a conoscere meglio l’energia degli atomi e la sua pericolosità, ma ci sono voluti molti anni, fino ai laboratori di fisica nucleare durante gli anni dell’Università.

Un altri ritrovamento lo ha fatto Clelia. Una lettera che scrissi al preside della scuola media quando facevo la prima. Non la ricordavo proprio, e non ricordo se davvero la spedii al preside o meno. Era una lettera di protesta contro il comportamento dei professori, che, secondo me erano ingiusti verso noi alunni. In particolare la professoressa di lettere e quello di matematica. Il secondo non lo ricordo proprio, mentre ricordo ancora la prima: professoressa Soave. Nella lettera mi lamentavo con il preside perché questa professoressa non era mai soddisfatta dei miei risultati, particolarmente in latino, e per stimolarmi a fare meglio minacciava di abbassarmi i voti anche in altre materie in cui riuscivo meglio (come in geografia). Alla fine delle medie era la mia insegnate preferita e ricordo che avrebbe voluto che continuassi a studiare il latino.

24 settembre 2021

Oggi la piccola Nora era vestita da principessa con le antenne da ape. Non c’è stato verso di farle mollare le tre gonne di tulle che aveva indossato l’una sull’altra, mentre le antenne gialle le ha indossate solo a tratti.

A proposito dell’Opera di ieri, l’unica recensione che ho trovato è questa, che però non condivido completamente. Per quanto riguarda i cantanti sono d’accordo che, vista la giovane età, se la sono cavata piuttosto bene. Mi è piaciuta particolarmente la Rosina Chiara Tirotta, mentre o qualche dubbio sul baritono Gianni Giuga ce impersonava Figaro. E’ stato bravo nella cavatina ma in altre “tirate” dove la dizione deve essere precisa e velocissima, mi è parso un po’ più in difficoltà. O forse sono io che ormai fatico a sentire e distinguere con precisione le parole, e con i ritmi imposti da Rossini mi impasto ancor più che con i rapper contemporanei.

L’altra cosa che mi a lasciato perplesso è l’interpretazione un po’ da raccolto gotico voluta dal regista. Per capire cosa sia questa atmosfera gotica basta guardare le immagini di scena riportate sul sito del Sociale (qui ne metto un paio)

Danno un’idea del clima in cui è immersa la rappresentazione, difficile, almeno per me, da conciliare con lo spirito giocoso dell’opera di Rossini che avevo in mente. I quattro enormi gatti neri che, all’inizio dell’opera, gironzolano sotto la finestra di Rosina, e che ricompariranno continuamente in seguito, avranno anche qualche significato simbolico che però non ho colto, oltre alla funzione di animare un po’ la scena. Ho letto che il mostro peloso in scena avrebbe dovuto essere una rappresentazione di Ambrogio (un servo di Bartolo che ha poche battute nell’opera) che secondo il regista qui diventa un mostro frutto degli esperimenti del dottor Bartolo. Ma anche di questa interpretazione possibile propio non mi sono accorto. Ho capito che c’era l’intenzione di trasformare il dottore da semplice tutore di Rosina in una figura un po’ più inquietante, capace di fare esperimenti con sfere magnetiche e strani alambicchi, e di trasformare in zombi una squadra di poliziotti. Ma il tutto mi è sembrato davvero poco convincente.

Comunque , come dicevo ieri, l’opera di Rossini regge qualunque “strana” interpretazione, e riascoltarla è stato piacevole.

22 settembre 2021

Mi vien da dire che siamo davvero fortunati ad avere una nipotina come Nora da accudire. Al mattino è attiva e simpatica, e da quando le hanno tagliato i capelli poi mi sembra di avere qui ancora sua mamma da piccola. Come se fossi ringiovanito e vedessi ancora correre per casa mia figlia invece di mia nipote. Al pomeriggio dorme due o tre ore così abbiamo tempo di riposare un po’ anche noi o di farci le nostre cose.

Oggi per esempio ho deciso di rimettere mano agli appunti di matematica. Ci vorrà un po’ di tempo per riprendere il filo che ho abbandonato da qualche mese. Anche perché, come al solito, mi distraggo facilmente in queste cose: ma ormai ho imparato che non c’è fretta.

Ricordate Elia Origoni? Il ragazzo che sta facendo a piedi il Sentiero Italia e che avevamo ospitato in baita il 2 settembre? Il suo viaggio sta continuando bene nonostante il brutto tempo ed è arrivato in Trentino. Domenica scorsa era al Lago di Carezza. Me lo ricordo come uno dei posti più pittoreschi delle dolomiti, che ho conosciuto quando andavamo in Val Gardena, passando da Canazei. C’è stato un periodo, quando Sara era piccola, in cui ci andavamo spesso, anche perché la nostra amica Giusi aveva sposato Hagen, originario di Santa Cristina.

In preparazione di domani sera, quando andremo a sentire il Barbiere di Siviglia a Como, sto ascoltando un po’ di pezzi famosi. Dopo la cavatina di Rosina ce ho messo qualche giorno fa in occasione dell’anniversario della Callas, ora ecco l’altra famosa cavatina di Figaro, interpretata da un grande Leo Nucci.

21 settembre 2021

La data di oggi segna la fine ufficiale dell’estate. Siamo all’equinozio d’autunno, cioè il giorno in cui la data del dì e della notte sono uguali nei due emisferi terrestri. In realtà il Sole illuminerà in modo esattamente uguale i due emisferi domani, alle ore 21.24 locali italiane, e ogni anno il momento dell’equinozio cambia un poco oscillando tra i giorni 21 e 23 (chi vuole approfondire può leggere qui), ma ormai la convenzione vuole che l’inizio dell’autunno sia fissata al 21 settembre e con il cambio di stagione siamo tornati a Cantù, pronti a ricominciare una settimana da nonni.